Innovazione significa migliorare anche la salute

"L’intelligenza artificiale che monitora la nostra salute mentale
Una chatbot ti prescrive la cura
Il chip che individua i primi segnali di tumore
La realtà virtuale aiuta gli anziani a combattere la solitudine e IoT contro l'inquinamento"

Innovazione significa migliorare anche la salute

Le cinque innovazioni che miglioreranno la nostra salute

Dall’intelligenza artificiale che monitora le nostre condizioni mentali, fino alla realtà virtuale per combattere la solitudine. Ecco come la tecnologia trasformerà il modo in cui ci prendiamo cura di noi stessi.

Nel giro di pochi anni, l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e l’internet delle cose trasformeranno profondamente ogni aspetto delle nostre vite. Tra i settori destinati a essere rivoluzionati, uno dei più importanti è quello della medicina e della salute: le nuove tecnologie saranno in grado, tra le altre cose, di controllare sempre più a fondo il nostro stato di salute, di alleviare i problemi degli anziani e di contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico.

L’intelligenza artificiale che monitora la nostra salute mentale

Gli scienziati non sanno ancora come funziona il nostro cervello, ma sanno che il linguaggio è la chiave che può decifrare il suo stato di salute. Per questa ragione, secondo un report IBM, nel giro di cinque anni indosseremo dei dispositivi che, grazie all’intelligenza artificiale, analizzeranno il nostro modo di parlare – a livello di sintassi, significato e anche intonazione – in cerca di segnali che potrebbero indicare se stiamo sviluppando un disturbo mentale (dalle crisi d’ansia alla depressione) o neurologico (Parkinson e Alzheimer). Questi dati verranno poi inviati al nostro medico per consentirgli di monitorare la situazione e arrivare il prima possibile a una vera e propria diagnosi.

Una chatbot ti prescrive la cura 

Una start-up di Londra, YourMD (“Il tuo dottore”) ha creato una chatbot (le interfacce grafiche che consentono di dialogare con un software) alla quale descrivere quali sintomi si avvertono e ricevere in cambio una cura adatta, ma ovviamente ufficiosa, individuata da un’intelligenza artificiale in grado di analizzare un enorme database medico. L’applicazione è già disponibile per Android, ma prima di poterla considerare davvero affidabile bisognerà aspettare ancora un po’.

Il chip che individua i primi segnali di tumore 

IBM sta sviluppando una nuova tecnologia Lab-on-a-chip in grado di separare le particelle biologiche su scala nanometrica per individuare i primi segni di tumore quando ancora si trova nelle primissime fasi. La ricerca avviene attraverso biopsie liquide capaci di filtrare e analizzare le cellule del sangue o di altri liquidi corporei. Questo significa che in futuro potremo utilizzare, direttamente a casa, un dispositivo che analizza regolarmente i nostri liquidi in cerca di biomarcatori, per poi inviare via internet i dati ricavati a chi dovrà eventualmente analizzarli più a fondo.

La realtà virtuale aiuta gli anziani a combattere la solitudine

Rendever è una start-up di Boston che sfrutta la realtà virtuale per aiutare gli anziani che vivono in ospizio a combattere la solitudine e a mantenere una buona salute mentale. Lanciata lo scorso anno da due studenti del MIT, Dennis Lally e Reed Hayes, la compagnia offre un pacchetto di oltre 100 esperienze virtuali: dalle escursioni in canoa, alle visite nei musei, alle gite sul Grand Canyon. Nell’abbonamento che i creatori stanno studiando, sarà incluso anche un set di telecamere da fornire alle famiglie di chi vive in ospizio; le riprese degli eventi familiari saranno caricate automaticamente nel cloud per poi essere “vissute” in realtà virtuale dagli anziani (nel futuro, è facile immaginare, anche in diretta).

La IoT contro l’inquinamento 

La qualità della salute passa anche dalla lotta all’inquinamento; nonostante se ne parli poco, le perdite che costellano i metanodotti sono tra le principali responsabili delle emissioni di gas serra nell’atmosfera (come più volte denunciato dal World Resources Institute). Nel giro di qualche anno, una nuova tecnologia IBM permetterà di distribuire lungo la rete di distribuzione del metano dei sensori connessi all’internet delle cose, in grado di monitorare costantemente la situazione. In questo modo, ci vorranno solo poche ore per individuare e aggiustare le perdite, riducendo sia inquinamento, sia sprechi di energia.

Fonte: ANDREA SIGNORELLI

 

La salute. Un argomento a noi caro che nessuno può precludere, non trovate? Allora perché non integrare l’innovazione al fine di tutelare la nostra benedetta salute? E’ un nostro diritto!